Questa settimana parleremo del vizio, un termine che molti accosterebbero a uno dei sette peccati capitali, avarizia, superbia, ira, gola, lussuria, accidia, invidia. Ma il vizio di cui parleremo in questo articolo è uno di quelli che trovo tra i più detestabili, ossia il vizio del vizio, l’oppiaceo naturale che nutre e di cui si nutre l’uomo, l’egoismo, quel dopante fatto di bisogni, desideri, paure.
Ma partiamo dal titolo dell’articolo, “Il vizio di distruggere i figli è un figlio che distrugge per vizio”.
Pur evitando di fare inutili categorie di solo colpevoli o totalmente innocenti, in questa riflessione però mi riferirò in particolar modo a quei padri che per vizio distruggono i propri figli mettendo al primo posto se stessi, con le loro necessità o forse dovremmo dire le proprie abitudini, o meglio i loro desideri, anzi chiamiamo le cose per ciò che sono, i loro vizi. Badate bene si fa spesso confusione, “Ha il vizio di” non vuol dire solo “avere l’abitudine di fare qualcosa”, bensì vuol dire anche e soprattutto ancor prima, “Essere viziati nel fare un qualcosa”
Infatti frasi deplorevoli da parte di questi uomini come: ” Se succede questa cosa poi te li puoi tenere tu i figli”, “Tuo figlio piange tutto il giorno te lo puoi venire a prendere”, o “Se ha una visita la farò la prossima settimana” oltre umiliazioni di ogni genere verso la madre, non possono infatti essere considerate solo un’abitudine, bensì denunciano la loro inadeguatezza e ancor di più la loro distorta concezione del rapporto e del comportamento da tenere con i figli che troppe volte finisce proprio con il distruggerli.
Ma da cosa viene parte o tutto questo?
Certo non possiamo e non dovremmo generalizzare, innumerevoli possono essere le possibili varianti, violenza, abbandono, disturbi e riflessi di ogni genere nell’infanzia o nella vita, ma certo non si può nascondere il vizio o vezzo più diffuso, ossia l’egoismo di questi uomini.
Quest’ultimo infatti è un paradosso, perché ha origine anch’esso in gran parte dall’educazione che molti di questi individui hanno ricevuto, proprio dalle proprie madri invasate anch’esse da vizi, come da quel troppo amore nei loro confronti, o da quel troppo egoismo verso se stesse, permettendo a questi padri di fare di tutto, facendoli principi e imperatori fin da piccoli e giustificandoli in ogni cosa. Madri che rispondendo al posto loro quando questi sbagliavano, proteggendoli a modo loro dal mondo o meglio dalle paure di una mamma di perdere la cosa più importante per lei, il proprio figlio, li hanno drogati con il vizio/convinzione di venire loro prima di tutto, quel culto di se stessi prima di ogni cosa. IO, IO, IO.
Quotidianamente vedo uomini che usano violenza sulle donne, ma ancor più quotidianamente e orribilmente vedo le violenze nascoste agli occhi delle cronache perché non vi è la notizia del morto, che sono quelle usate da questi sui propri figli, e non parliamo di violenza solo fisica, ma fisiologica, perché nel tempo sarà destabilizzante, deturpante della personalità, per mancanze, per cattivi esempi, comportamenti, frasi, o atteggiamenti distruttivi tenuti nei confronti delle madri.
Questo purtroppo è un cane che si morde la coda.
Mamme troppo protettive, compagne troppo portate ad idealizzare, fanno del figlio prima e dell’uomo compagno padre poi, un viziato intriso di bisogno, un bambino che pur cresciuto non crescerà mai, e che dunque non farà più solo semplici capricci o dispetti, ma da grande distruggerà vite spacciando deviazioni, e creando altri distorti, frustrati, vittime che domani saranno però carnefici per altre vittime.
Occorre opporsi Amiche e Nemiche mie, con un “basta la misura è colma” ma prima che lo sia, e se ci sarà da rischiare che si faccia, che ben venga adesso, perché domani non si sa. Non bisogna certo mai odiare nessuno o voler colpire la persona che sbaglia, ma si ha il dovere di intervenire e bloccare i comportamenti distorti, soprattutto quando gli effetti ricadono sui figli, sulle madri e così via all’infinito.
Non entrerò nel merito delle colpe o delle ragioni in una coppia, perché poco importa e troppi sarebbero i casi personali, ma quotidianamente vedo donne che dopo aver sopportato tradimenti, uomini assenti, inadeguati, lontani, sordi alle necessità dei propri figli, o subìto maltrattamenti continuano anche da separate a condurre una vita dove lasciano che questi certamente padri, ma non certo genitori, continuino a spadroneggiare, a infischiarsene, a prendere e disfare la loro vita e l’equilibrio dei propri figli a loro piacimento.
Non importa per quale motivo si continui a viziare quell’uomo, se per paura, senso di colpa essendo pur sempre il padre dei propri figli, ma è sbagliato, e continuando così si è complici, o meglio si continua a nutrire la propria vita con altre finte priorità o bisogni, inutili scuse, vani “cambierà” che invece non cambieranno mai. Se una cosa non va occorre cambiarla e non mascherarla, mistificarla, aspettare che cambierà o peggio nasconderla chiamandola in altri modi o usando eufemismi. Il vizio non finisce mai, vizia e si nutre di se stesso, non conosce pausa o misura ed è sazio solo fino alla prossima volta.
Dunque madri attente! Attente a non creare per il troppo amore o egoismo, altri insani viziati,
perché “il Vizio di distruggere i propri Figli” per quanto venga da colui che un tempo era un figlio amatissimo,
domani purtroppo distruggerà tutti e se stesso e lo farà spontaneamente anche se solo per Vizio.
E con questa riflessione vi saluto.
5 MINUTI D’AUDIO Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti. Buon ascolto o buona lettura come preferite.
Foto in evidenza da me intitolata ” Il Vizio di distruggere i Figli è un figlio che distrugge per Vizio ”
è opera di Maria Cardamone
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