Amo comunque il genere umano
Direi che pur non tralasciando le sue assurdità, potremmo dire anche delle cose positive sul genere umano, e lo dico per senso del giusto e non certo per Egoica arroganza. Credo che non si possa parlare sempre e solo del nostro gemello cattivo, l’odio deforme potente informe fabbricatore di peccato, perché ci sono anche bellissime proiezioni positive del genere umano, Dottori, Maestri, dolcissimi individui che quotidianamente offrono il meglio, senza chiedere nulla e non mettendo alcuna firma, irriconoscibili dunque..si donano e basta ..
Senza contare l’arte, la musica, la poesia, la scienza, le storie quotidiane fatte di profonda realtà condita con l’anima, e poi gli eroi passati e moderni, come la tenace e piccola Malala, bimba che corre più veloce del suo futuro e salva le donne e il loro diritto .., o “Turi” Salvo D’ acquisto che ha sacrificato il singolo per la comunità .. e che dire l’immenso Gandhi, Zanardi, il colorato Martin L. King, Leonardo, Morricone, e milioni di brava gente semplici padri e nonni che quotidianamente con le loro imperfezioni hanno formato generazioni di perfetti trampolieri, nipoti e figli acrobati orbitanti tra la gravità del bene e le imperfezioni del malevolante genere umano.
Rivendico ma non vendico con alcuna rabbia, “la Cura per tutti”, ossia il ritorno a quella bellezza per quanto fatto dall’ uomo e non certo per la giustizia dei suoi tribunali..Quelle azioni dimenticate e violentate dai mass media o scordate e rigurgitate dalla stanchezza mondiale.
Ringrazio l’individuo non Odiante sconosciuto nei dati ma conosciutissimo nelle visioni e sentimenti umanici, che giornalmente si spende e diffonde progresso senza alcuna gloria.
La buona umanità è paragonabile alle profondità delle maree, consiste in milioni di gesti che ogni giorno si ripetono pur poco visibili e sommersi,
e non certo solo nelle grandi politiche.
Concludo invitandovi a guardare la foto che ho scelto come rappresentante dell’articolo un abbraccio, quello del “Figliol prodigo” del maestro De Chirico, per invitare tutti noi a tornare in pace con noi stessi, anche con una parte di noi odiosa e distruttiva.
e non certo solo nelle grandi politiche.
Concludo invitandovi a guardare la foto che ho scelto come rappresentante dell’articolo un abbraccio, quello del “Figliol prodigo” del maestro De Chirico, per invitare tutti noi a tornare in pace con noi stessi, anche con una parte di noi odiosa e distruttiva.
4 MINUTI D’AUDIO Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.Opera in evidenza De Chirico “il figliol prodigo”.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.Opera in evidenza De Chirico “il figliol prodigo”.
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