Alter-ego scritto così non è un errore ma un invito che scoprirete alla fine dell’articolo.
Le cose non sono sempre solo come le leggiamo. Come i piccoli suoni e le minuscole onde che produciamo possono echeggiare per secoli .
Smascheriamo il nostro limitante Alter ego
Una delle bellezze più spettacolari del viaggio interiore della Chiave Puentes consiste nello smascherare il nostro Alter-ego, che non è altro che una nostra versione mediocre ed abitudinaria che va in onda ogni giorno al nostro posto.
Abitualmente pensiamo di essere dei buoni professori o genitori, ma non conoscendo realmente le nostre capacità, e non essendo allenati ad esse, le usiamo male o non le usiamo per nulla, e la cosa veramente triste è che neanche ce ne accorgiamo.
Quante volte ci capita di sentirci dire dalle persone care o dai semplici passanti, che siamo sprecati a non seguire quel dato talento, che invece noi abbiamo sempre bocciato perché lontano da quello che facciamo o crediamo di essere attualmente nella vita? Spesso viviamo come fantasmi, come fotocopia della copia della fotocopia della copia di ciò che crediamo e non del reale talento che siamo.
Ognuno di noi sente un’energia dentro e sente di essere tagliato per qualcosa, ha un talento, ma trova sempre scuse (figli, lavoro, poco tempo) per non viverlo, perché ha paura di raccontarselo altrimenti dovrebbe poi seguirlo, e seguendolo dovrebbe poi allenarlo e così correrebbe il rischio di realizzarlo, dunque meglio non coltivarlo boicottandolo e riducendolo a sogno non realizzabile.
Il motivo è che ci ostiniamo a seguire la gran via dell’ego e non il luminoso vicolo dell’anima per paura che non sbuchi che non abbia poi uscita.
D’altronde meglio una grande e sicura bugia che una meravigliosa ma scomoda verità.
Ma farò un altro esempio più semplice e pratico di Alter-ego. Quante volte ci sarà capitato di dover essere diplomatici e pur sapendo benissimo come esserlo, lo siamo stati per i primi tre minuti e poi siamo diventati delle belve, fermandoci troppo tardi o quando ormai tutto era perduto?
Avete mai notato che molte volte proprio nel frattempo del nostro dar di matto siamo consapevoli di ciò che stiamo facendo, ma spinti da una forza irrefrenabile ed inspiegabile continuiamo e perseveriamo lo stesso posseduti come da una strana coscienza. Una coscienza che io chiamo Alter-ego della nostra, che per pochi furenti minuti è pronta a distruggere e complicare tutto.
Troppe volte è come se dovessimo arrivare a svuotare tutta la rabbia o il peggio di noi fino alla fine, per poter poi tornare ad essere noi stessi purificati.
E quanti di noi prima di un esame o di una situazione difficile, offrono il minimo di quello che potrebbero dare e spiegano tutto ciò con frasi come: “È carattere! Non ci posso fare nulla! Sono fatto così! È più forte di me!” Ma cosa sia poi più forte di noi non si è mai capito.
Ci scusiamo dicendo che abbiamo fatto questo o quello perché eravamo fuori controllo.
In verità noi siamo sempre gli stessi ma abitualmente diventiamo le situazioni che ci circondano, ne siamo pervasi, impregnati e lo siamo in maniera sbagliata e confusa. Cospargerci di benzina e poi essere causa di un incendio non vuol dire che per noi sia naturalmente facile prendere fuoco, piuttosto che sia molto probabile se ci cospargiamo di benzina.
Buona fotografia di questa situazione è la classica frase: “È una brava persona, buona, responsabile e amorevole, ma anche lui come tutti ha i suoi momenti di follia”.
Facciamo il punto: come tutti è vero che è un uomo buono, è vero che è responsabile ed è vero che ha i suoi momenti. La domanda è: “Ma se è così buono a cosa sono dovuti questi momenti?
E dove sono questi momenti di follia mentre lui è tutto il buon resto di sé? O viceversa dove è quel buon uomo che è, mentre ha i momenti di follia?
E quando abbiamo di fronte il nostro direttore o capo, che spesso vorremmo mangiare a morsi inferociti lo inveiamo come facciamo con i figli o il compagno a casa, proprio a causa dei nervi accumulati a lavoro, o ci tratteniamo dal farlo?
La risposta più comune è di questo tipo: “È diverso, lì ci dobbiamo controllare e lo facciamo, bene o male che ci riesca”. Tutto questo non vi sembra bizzarro? La ragione non è un mistero ed è molto più semplice.
Il lavoro è come l’ego sempre monetizzabile mentre il nostro talento e la nostra anima no!
Ciò succede perché siamo incapaci di cambiare ruolo o proiezione, di uscire da quello stressato del posto di lavoro e rientrare in quello di genitore comprensivo, quel genitore che siamo normalmente a casa, magari la Domenica pomeriggio.
“Scusa! Ma ho avuto una giornata difficile!”
Ma in verità non abbiamo avuto noi una giornata difficile, ma quell’altro che ogni giorno proietta la nostra immagine del lavoratore e che senza capirlo ci siamo portati a casa con il nostro capo ed il suo stress.
Ogni giorno siamo confusi dall’enorme bagaglio che siamo ed offriamo proiezioni di noi approssimative e questo equivale a mediocrità, frustrazioni, ansie da prestazione, quindi problemi. Siamo sconosciuti a noi stessi. Diciamola così, camminiamo quotidianamente cosparsi di benzina pronti ad esplodere.
Il viaggio interiore della Chiave Puentes serve a smascherare il nostro Alter-ego che va in onda ogni giorno con le sue mediocrità e credenze.
Come può farlo?
Scientificamente opererete attraverso le esperienze formative un esercizio di ologrammazione ideosensoria di bene. Poeticamente invece indosserete una vostra anima vestita di umile e sapiente coscienza.
Ricordate che vi sono innumerevoli versioni di voi nell’universo, una rabbiosa, una giocosa, una seriosa, una matta che vivono contemporaneamente in dimensioni diverse, ma tutte accomunate da un’unica energia che occorre scoprire allenare e richiamare, voi stessi.
Scoprite dunque attraverso i percorsi delle Esperienze formative della Chiave Puentes le vostre versioni Epiche.
Imparerete a difendervi sotto le vesti dell’abile Lanciere Epico che è in voi quando dovrete fronteggiare gli innumerevoli e massicci attacchi della società
Scoprirete quale pozione userebbe il Mago Epico che è in voi, per trasformare il vostro stato emotivo quando siete frustrati o direzionati in maniera distruttiva. Immergetevi nella pace tra le cascate dello Spirito Quieto che vive in voi sviluppando le capacità di percezione ed ascolto.
Percorrete il vicolo dell’anima, è nascosto proprio dietro la gran via del vostro ego.
N: Alter-ego: Altro meno ego.
L’ho scritto così perché è un invito a vivere le altre parti di noi stessi con meno ego.
Foto in evidenza “Osservate il vicolo dell’anima dietro la gran via dell’ego”
opera di Tiziana Russo
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