https://www.youtube.com/watch?v=iEMggo5o0FM
Quando in amicizia ed in amore non vi è parità, quando gli equilibri pendono evidentemente troppo da un lato, quando c’è chi dà tutto di sè e chi invece meno, chi si dona e chi invece lesina, chi scalerebbe la luna e chi invece non uscirebbe nemmeno di casa..
Allora è meglio anche se amaro, lasciar perdere, andare via..perché prima o poi la verità su come stanno veramente le cose, verrà a sfondare la porta del nostro ingenuo credere, stuprerà con botte e ferocia il nostro ingenuo aver voluto amare e ci farà sentire stupidi, vuoti e svuotati..
Echi come boomerang taglienti ed assordanti ci grideranno come abbiamo potuto farlo o permetterlo..
Non si getti via nessuno cancellandolo in un’ora, in un minuto, in un secondo,
perché mentre per chi va via saranno solo quotidiane faccende, semplici e normali, per chi invece ama saranno condanne e cicatrici letali.
Un letto comodo, l’esigenza di avere qualcuno che ci chiami o pulirsi la coscienza con frasi come:
” tanto te lo avevo detto”, ci porta ad ingannare ed ingannarci nell’ostinato tentativo di voler coprire una secca solitudine con un’umida compagnia.
MARE e TERRA
Nella bellezza delle varietà delle cose del mondo, due creature molto diverse tra loro si incrociarono.
Una si chiamava Mare e abitava il mare, ed una si chiamava Terra e viveva sulla terra.
Come spesso accade tra i diversi, irresistibile è la curiosità di mischiarsi.. E seguendo il ritmo naturale delle cose, così accadde.
Mare abituato all’instabilità delle forze del mondo in cui viveva, senza difficoltà andava sulla stabile terra. Ma non altrettanto poteva fare Terra per andare a trovare Mare nel suo mondo.
Così Terra non sapendo nuotare, poteva stare con Mare solo appoggiandosi a lui.
Ben presto Mare si rese conto che era troppo diverso da Terra e dalla stabilità del suo mondo, e che non voleva più passare tutto il suo tempo con Lei.
Cosa diversa era per Terra, che pur di stare con Mare, affrontava ogni giorno le paure e le instabilità del mondo di Mare.
Fu proprio per questo che Mare, per quanto Terra glielo chiedesse, non si curò mai realmente di insegnare a Terra a nuotare, cosicché lei non potesse scegliere quando e come incontrarlo.
Fu così che durante un’onda come tante altre, in cui Terra era in mare con Mare, si alzò improvvisamente il Vento, cambiarono le Correnti, il mare si increspò, e ci fu una terribile Tempesta. La forza del mare fu tanta che lo stesso Mare a mala pena riuscì a stare a galla, e nel farlo, dovette abbandonare la presa di Terra.
Fu solo per un caso se Terra non annegò, restando fortunatamente impigliata in uno scoglio.
Ahimè così andò la storia, purtroppo.
Mare portò sempre con sé il Rammarico di non aver insegnato a Terra a nuotare, perché vivesse senza catene le leggi del meraviglioso mondo in cui viveva.
E Terra, per la paura ed il terrore di quello che era accaduto, non si avvicinò più al mare con la stessa voglia di cui era stato pieno il suo cuore.
Povera Terra!
Aveva confuso la Bellezza di Mare con la bellezza del mare.
E non avendo vissuto il mare libera, ma solo attraverso una parte di esso, portò con sé delle paure pensando che in qualunque momento lei si fosse avventurata, le creature che l’avrebbero dovuta sostenere, come Mare, ne avrebbero lasciato la presa..
Come anche portò per sempre con sé, l’assenza di un mare di creature che invece in qualunque momento sarebbero state pronte a vivere il mare con lei insegnandole prima di tutto a nuotarvi dentro, proprio per gustare insieme la bellezza di quel mondo fantastico.
Grazie Mare..
Tratto dal libro di Conce. G. Scardaci
Amuriendo, proiezione catartica Anna Blanco
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