Dagli ultimi studi sembra ormai accertato che esiste un linguaggio anche nel mondo verde, quello fatto dalle piante, dagli alberi, e siccome ogni linguaggio è fatto per sprigionare messaggi, è molto probabile che ve ne siano anche per noi uomini.
“Il pianeta verde” sente e reagisce alle nostre carezze, al nostro vibrare energetico, e da tempo non è più solo quella credenza: ” Io ci parlo con le mie piante!”, o “Lui ha il pollice verde!”.
Si tratta di sensibilità, di connessione animica, cura e amore verso il pianeta.
Addirittura molte creature verdi, io amo chiamarle così, le piante, gli alberi, secondo gli studi, sembra che arrivino anche a morire quando non più accudite dalla stessa persona che le ha curate per molto tempo.
Loro comunicano tra loro anche attraverso le radici, raccontandosi con il loro linguaggio, fatto di segnali chimici e vibratori, cosa gli accade intorno, e sembra che sentano il pericolo o avvertano i cambiamenti imminenti.
Oggigiorno attraverso l’uso dello strumento “Plant play”, cercatelo, sembra si sia riusciti addirittura a percepire e trasformare le onde trasmesse dalle piante attraverso le foglie.
Ciò sembra dimostrare attraverso un meccanismo di modulazione in musica delle vibrazioni emesse dalle creature verdi, che vi è una sensibilità, una coscienza sensoriale, un linguaggio di risposta delle piante, degli alberi, e che dunque esistono le loro reazioni persino alle nostre carezze.
Dovremmo prendere coscienza che succedono intorno a noi cose meravigliose, anche se invisibili e all’oscuro dei nostri occhi ed orecchie, e sono fenomeni sensoriali potenti.
D’altronde il suono, l’onda sonora è generata da un oggetto vibrante (membrana, corda, colonna d’aria) che mette in oscillazione le molecole dell’aria. La musica e il nostro vivere sono fatti di onde, di vibrazioni che sono energia e costituiscono i codici e il linguaggio dell’universo. Come anche noi siamo energia che vibra, ed essendo per gran parte del nostro corpo fatti di acqua, anche noi vibriamo.
Nei corsi della filosofia della Chiave Puentes vi è lo studio del mondo verde attraverso l’empirico quotidiano contatto naturico, dove si impara a dialogare usando altri codici.
Vorrei che si introducesse nelle scuole, così da far rivivere ai bimbi il percorso di vita e il processo, piuttosto che mostrargli un prodotto finito come il fiore da regalare.
Inoltre “le creature verdi” ci offrono una formidabile lezione di vita nella loro capacità di affrontare la vita ferme in un luogo.
Queste creature non possono scappare e devono essere capaci di rispondere a ogni cambiamento o possibile fatto avverso, noi lo chiameremmo umanamente, fatalità, per loro invece è realtà: siccità, animali, insetti, incendi, uomini stolti o distratti o troppo spesso mai educati ad amare il pianeta.
Il mondo verde è un esempio di adattamento e connessione comunque armonica col creato.
L’invito della filosofia che porto avanti e di cui scrivo “la Chiave Puentes” si basa proprio sulla chiave per costruire dei ponti comunicativi col tutto appunto, dunque è un invito anche a regalare fiori, piante, o piantare alberi, senza però il bisogno di staccarli, strapparli, farli morire.
Si possono regalare in vita, accompagnando il destinatario del nostro pensiero/regalo proprio dove i nostri amici fiori si trovano liberi in natura.
Regaliamoli lì possibilmente dove sono vivi, e dedichiamoli, cosicché si possa andare a trovarli durante il corso della loro vita per sapere come stanno, sapendo che vivono e sentono come noi la bellezza del pianeta.
(Non uso quasi mai i video degli altri ma tik tok magari non lo hanno tutti, così condivido questo video invitando coloro che hanno anche questo social a visitare e seguire direttamente l’account di questo laboratorio che ho trovato per caso su tik tok il link in descrizione “Musica Istintuale Lab” un progetto intelligente e meritevole di attenzione.)
@nandi6993 Le piante sono vive come noi, suonano come noi. Con il potere della Musica scopriamo la natura… @Plants Play 🪴🎶💚