Il file che segue è Solo audio
Ode.. ode.. ode all’amore.. lo scritto che segue potrebbe sembrare uno sfogo invece lo considero un alto canto, una vibrazione, una reiterazione nel tempo di ciò che ritengo straordinariamente fantastico tanto semplice quanto ricco, ossia sua maestà l’amore.
Il denaro è un’abile concubina, come il sesso è diventato un potente e antico allucinogeno, fedele solo a se stesso che spesso non ha niente a che vedere con noi, e che prima della sua pulsante soddisfazione ha perso le chiavi del progresso, l’ AnimaArmonica, ormai “sua vera rarità” l’amore..
inteso però come filosofia di vita: “Non ti chiedo di amarmi, perché sarebbe egoismo, piuttosto di mettere amore in tutto ciò che fai, perché per me questo sì che è progresso”.
Dobbiamo cambiare rotta ed elevarci andando oltre la nostra versione quotidiana di coscienza-deficienza che siamo diventati, sedotti e mercificati dal guru moderno la società elitaria e consumistica, quello che ogni giorno siamo portati a vivere.
Dovremmo abbattere invece le alte mura delle nostre finte costruzioni e metterci alla ricerca dei nostri veri mattoni, i confini veri che non esistono se non nell’immagine sociale che ci siamo creati. Quelle stesse spesse pareti che dopo una giornata “Di quotidiano non noi stessi” “Di non dedicato realmente a noi”, troviamo quando torniamo a casa da lavoro, tra i dubbi sulle nostre scelte, tra le cascate rumorose dei nostri profondi pensieri, lì proprio quando ci sediamo a cena con l’immagine di ciò che siamo diventati, e restiamo in silenzio a guardarla, perché quel tipo non ci piace, non lo riconosciamo, perché noi sognavamo altro, e non abbiamo niente a che fare con lui e ciò che fa, e diciamo: “Speriamo che si addormenti presto questa stasera”.
Eppure tutto questo sono le nostre scelte.. siamo noi in potenza dopo ogni atto senza essere felici che ci chiama “Scellerato”.
Siamo spesso servi di un lavoro o di un padrone che ci ha resi procacciatori di salari, per poter sopravvivere come Moderni Pinocchio dove però noi stessi siamo i Mangiafuoco.
Siamo paragonabili a un rifugio nel sottosuolo, una zona utile solo per le attività e interazioni lavorative, ma dannosa e tossica per l’anima che ama invece ciò che la fa felice, ossia respirare libera facendo ciò che la fa stare bene.
Siamo laboriosi, troppo laboriosi, lavoriamo sempre ma come formiche abili nel creare tunnel e gallerie sommerse, perdendoci nei labirinti dei nostri impegni così da essere certi di non incontrare la nostra felicità, evitando poi di vomitare la verità su ciò che siamo, ossia impossibilitati a risalire su una superficie che non vediamo più.
Siamo noi uomini la sveglia al servizio del nostro cellulare, siamo addetti alla sua accensione ogni mattina come se fosse lui la nostra anima, capite?!
La nostra anima, la nostra interconnessione o linfa planetaria, quando questa realmente non esiste se non nelle banche dati dei servizi materiali. Siamo giornalmente sul banco dell’apparente, dove il commerciante accumulare ha il controllo, ha il monopolio dell’importanza, dove tutto ciò che conta è ciò che mostri, ma che invece è un mostro schifoso.
Abbiamo confuso il piacere con l’amore e la felicità con la comodità del sesso, terra, possesso, siamo tornati alla preistoria.
I nostri bisogni pesanti e abbaglianti sono usati come arsenici per una emorragia inarrestabile, e la sete di verità e amore è andata perduta ed è stanca perché quotidianamente ingoia e rigurgita sempre le stesse futili immagini che ingannano quotidianamente i nostri dolori e i nostri veri valori.
Occorre tornare quanto prima, forse già un battito fa, al respiro vitale, a emettere onde vibranti dentro, scegliere il completo e assoluto disinteresse per ciò che non ci fa stare bene anche se comodo..
essere i nuovi fabbri.. i fabbri di nuove leghe quegli echi potenti frutto di un medicamento straordinario che si chiama:
“l’ Anima è cura”, fatto della stessa sostanza del misterioso creatore.
Amici e Nemici miei: “La soluzione finale è anche il finale della nostra storia..”
Solo l’amore ci può salvare..
E con questa riflessione vi saluto..
I Minuti d’audio Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti. Buon ascolto o buona lettura come preferite.
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