Ho assistito in strada, in una strana strada a questa scena, che ancor prima sicuramente era una storia e voglio dedicarla a tutti voi, donne e uomini..ma soprattutto alle donne..
Perché si pensi e si rifletta.. Spero di riuscire a trasmettervi le vibrazioni e l’enorme soffrire che una semplice donna ha riversato come uno Tzunami in una vanedda(stradina) investendo e bloccando, credetemi, la possibilità di inghiottire per tutti quelli che erano lì anche se solo per caso..
Il tradimento in ogni sua forma è osceno.
“I maschi che tradiscono sono come l’oro che non brilla”
Una femmina siciliana scende a due a due le scale furiosa, vesti estive fiorate alzate dalla scia di rabbia che la precede va in strada, furiosa, furiosa perché prima era madre e moglie e ora invece prima di tutto è umiliata e cornuta.
‘ietta uci no’menzu da sccra’ta! (Urla in mezzo alla strada)
e roteando sui talloni i suoi sguardi tramortiti e caricati a lacrime come mitra che fanno fuoco verso i balconi o i giudizi della gente,
con le mani attaccate alle vesti che scappano via per il vibrare delle grida a squarcia anima, dice:
“Chiddi! Iddiiiiiiiiiiiiiii! “Quelli! lorooo!
Parru di iddi, di chiddi, di chiddi parru. Parlo di loro, di quelli, di quelli parlo.
dei masculi! Accussi si fanu chiamari! Dei maschi! Così è che si fanno chiamare!
Chiddi! Iddi ca su ddivessi de’ fimmini! Loro! Loro che sono diversi da noi femmine!
Chiddi sulu masculi su’! Quelli solo maschi sono!
Chiddi sulu chissu sanu esseri’! “ Quelli solo questo sanno essere.”
“Mi sintiti”? (mi sentite) a voi “ammucciati arreri i tendi de baccuni” (nascosti dietro le tende dei balconi) , a voi nelle case, a voi dentro i vostri pregiudizi verso noi femmine, ascoltatemi bene perché sono una femmina, sì proprio così, quello che per voi è solo una semplice femmina sta per dirvi la verità su ciò che siete.
MI senTITE, Sì, grido perché sono stanchissima “e mi veni di pinnarimi” (mi tirerei tutta a pizzichi), “picchì fui bestia e ci cririi” (perché sono stata stupida e gli ho creduto) ma sono libera adesso e voglio gridare! Non ci voglio stare più muta! Lassimi, lassimi u cori e fammi uciari! (Lasciami, lasciami il cuore e fammi gridare!)
“Veru è! Non “m’ammucciu!” (vero è e non mi nascondo!)
Vero è che anche noi sbagliamo, come è anche vero che voi sbagliate proprio con altre femmine come noi ma complici vostre, perché per voi sono più belle, sono più fresche, perché hanno ancora la pelle che profuma o gli occhi leggeri ed ingenui e sono sognanti. Veru è!!
“Però io chissu nun mu meritava! Noo noo e nooo!” Però io questo non me lo meritavo! Noo! noo e nooo!
No iu ca’ ti resi tutti cosi! Non io che ti ho dato tutto!
“Nooo! Io n’fanngata a’ccussi e taliata Io umiliata così e vista come un’altra povera
comu n’ autra povera cunnuta nooo!” cornuta noo!
Sai che c’è, qui il vero cornuto sei tu, perché solo lo bestie fanno come te, ma le bestie almeno sono bestie mentre voi vi fate chiamare uomini.
“Uomini ri cchi’!” Uomini di che, di cosa!
“Quannu trariti siti quaqquaraqqua, settecarati, Quando ci tradite siete quaquaraqua, sette carati!
siti comu l’oru ca non luccica! chiddu ca’ nun vale!” Siete come l’oro che non luccica! quello che non vale!
“No, nun mu meritava” No, non me lo meritavo di essere umiliata così!
“Picchi nu’mmi talii ora, taliimi n’da’l’occhi, Perché non mi guardi negli occhi ora, guardami negli occhi,
nun cha fai, chi masculu sii!?” non ce la fai, che maschio sei!?
Taliimi ti rissi! Mi sta virennu!? U sai cu’sugnu!? Guardami negli occhi! Mi vedi!? Lo sai chi sono?
M’arricanusci! Mi riconosci!
Sugnu’ to matri! Sì sta capennu bonu, to’ matri! Sono tua madre! Sì hai capito bene, tua madre!
Picchì macari iu comu era idda pi’ tia, Perché anche io come lo era lei per te,
sugnu a matri de to’ figghi e quannu sono la mamma dei tuoi figli e quando
vuautri masculi ni faciti i conna, nun capiti voi altri maschi ci tradite, non capite
ca i faciti a iddi e a vostra mattri stissa! di tradire loro e la vostra stessa Mamma!
Hai tradito una madre come lei, non dimenticarlo! Vergognati! hai umiliato i to’ figghi! (i tuoi figli)
E se come dite voi uomini il vostro non è tradire “ma solu na’ futtuta” (scopata), allora proprio perché era solo quello non avresti dovuto farlo, non avresti dovuto barattarmi con una cosa così semplice e senza valore.
E quando andate con un’altra più giovane e dite che per voi maschi è naturale,
se è questa la vostra vera natura, allora sappi che mi fate vomitare ed è meglio vivere sole e lasciarvi stare, perché mi fate “mareare”. (mi nauseate)
Sapete quale è la verità?
E’ che siamo migliori di voi!
Perché siamo meglio di voi? Proprio per lo stesso motivo per cui voi ci tradite, perché siamo FEMMINE!
Perché vi diamo tutto e non lo fa nessuno come noi, neanche voi stessi riuscite a darvi così tanto perché non sapete come si fa.
Siamo migliori perché siamo generose a tal punto da prestarvi perfino il nostro corpo per farvi avere un figlio, e perfino il Signore ha scelto noi per darvelo, perché neanche lui si fidava di voi!
“Perfino U Signuri u’ capiu cosa siti!” Anche il Signore ha capito cosa siete!
“Ca nun siti capaci? Nun’ c’hia faciti!” Che non siete capaci! Non ce la fate!
Siamo migliori perché siamo sempre noi a crescere i figli. Neanche a questo siete buoni e “Nun’ c’hia faciti!”
E’ vero anche che siamo estreme ma perché siamo più cose, siamo acqua e fuoco, terra e vento, fame e digiuno, sete o tempesta e più direzioni allo stesso tempo, mentre voi siete solo la vostra natura, siete maschi!..
E non siamo sempre noi quelle capaci di ascoltare dove voi invece non sentite niente,
o di sentire dove nessuno di voi parla?
Noi abbiamo una maniera diversa di comunicare, noi sappiamo amare in assoluto e senza compromessi e per questo sappiamo fermarci e rinunciare,
ed è per questo che anche dove si parla una lingua bella ma diversa dall’amore, come “fottere e piacere”, a differenza vostra troviamo comunque una via per non farci trasportare e tradire.
Siamo migliori di voi, perché possiamo essere donne semplici a volte, ma mai di poco valore.
Chi crririti u putissimu fari macari nuautri! Che credete lo potremmo fare anche noi!
ie si volemu va’ammucciamu un Munnu E se vogliamo siamo capaci di nascondervi un mondo
e menzu sulu chatannu o arrirennu”, chi cririti!” e mezzo solo respirando o sorridendo! che credete!
E non siamo solo occhi che vi guardano o due cosce che vi scaldano, siamo molto di più!
Siamo carezze quando vi perdete, perché prima o poi vi assicuro che lo farete,
perché prima o dopo vi succederà e sapete perché?
Perché siete solo maschi, buoni sempre a seguire la vostra natura che vi limita facennuvi sbagghiari (facendovi sbagliare).
Ma attenti!
Lo dico io, ma parlo a nome di molte donne tradite e non!
Attenti! E’ vero che noi femmine arriviamo ad annullarci e perfino a distruggervi pur di amarvi,
ma quando per una di noi un amore è veramente finito allora non c’è pietà che tenga..
passata la misura e messi da là a là,
non siamo come voi che poi tutto passa con il tempo, la magia finisce e sarà così per sempre.
Attenti allora, perché prima o poi tanto succederà e vi perderete,
perché..
“i maschi sia per nascere che per morire hanno sempre bisogno di una donna,
e da soli non sono come noi femmine, non sanno continuare..
picchì i masculi ca ni’ tradisciunu su accussì (perché i maschi che ci tradiscono sono così),
possono essere anche d’oro!
..ma comu l’oru ca non luccica, chiddu ca nun vale nenti!”
(ma come l’oro che non brilla quello che non vale niente).
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