Ma veramente pensate che vi sia una ragione più grande di noi stessi? Veramente!? Chiacchiere!? No!
Guardandovi intorno o vicino o addirittura addosso, Ditemi!
Quanti non stanno facendo più ciò che vogliono?!
Quanti non stanno dicendo più ciò che pensano?!
Quanti non hanno mai ascoltato ciò che sentono?!
Correte via.. via da lì, correte via più forte che potete.
Quando avete dinanzi delle apparenti buone ragioni, il lavoro, i figli, lo studio, il giudizio sociale, che tarpandovi le ali vi ripetono ogni giorno di essere improrogabili, diventando soffocanti ed insostenibili.. non perdete tempo e correte via!
E non preoccupatevi se vi grideranno contro: Pazzi! Irresponsabili! Infantili! Non si fa! Non è corretto o è assurdo! Anzi lì correte ancora più forte e più veloce che potete, e non voltatevi mai, Mai!
Perché quella che sentirete chiamarvi non è più la vostra vita, ma i giudizi e le paure ormai da tempo carcerieri dei vostri sogni! Gli stessi che hanno arredato extra lusso un sentimento come la paura, per rendervelo quanto più comodo e confortevole così da bloccarvi dal volare via.
Ma una prigione per quanto comoda possa essere, non resta pur sempre una prigione?
Via dunque le scarpe comode fatte di giudizio, meglio scalzi allora.
Correte, Correte via e respirate liberi. Ora o mai più!
Correte a guardarvi allo specchio, cercate il primo specchio, uno qualunque, banca, vetrina, macchina.
E vi sorprenderete perché in qualunque riflesso vi guarderete, non vedrete più l’ombra in cui vi hanno immobilizzato da tempo, non vedrete più una copia spenta e triste di voi stessi,
bensì incontrerete finalmente la vostra Anima con i suoi sogni.
E lì guardandola negli occhi non ne cercate il giudizio o conforto, ma piuttosto l’ormai perduto Ascolto, per troppo tempo nascosto e sepolto.
È ora di rialzarsi, di risorgere, di correre liberi sull’immenso prato delle emozioni.
È ora di puntare l’Alba senza preoccuparsi di come sarà il suo Tramonto.
È tempo di guardarvi in un semplice specchio e di raccontarvi la verità con poche parole:
“Mi dispiace, posso capire tutte le tue ragioni interiori, i tuoi devo e bisogna sociali, ma non ne posso più credimi..
così non posso andare avanti e devo assolutamente cambiare qualcosa,
perché Tutti abbiamo il diritto di essere felici!”
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