“Voglio ammazzarla, lo voglio vedere morto, ben gli sta, ha ciò che si merita”, “deve soffrire senza pietà e passare lo stesso che ha fatto passare a me “, e potrei continuare per un pò con questo genere di espressioni.
Ebbene io credo che la vendetta sia “Sacrosanta”, sì proprio così, avete sentito bene, ma non è come pensate voi anzi. Infatti intendo dire che ha un fondamento di giustezza ancora prima che di giustizia e lo dice la storia dell’umanità, e quando dico è “SacroSanta”, è perché nel perseguirla ha molto dello scrupoloso cerimoniale del rito sacro,
e nel non perseguirla ha molto dell’illuminazione dei santi nel decidere di sopportare, di non portarla a termine, non portarla avanti.
E’ vero non decidiamo di odiare qualcuno certo che no, ma possiamo sicuramente decidere di vendicarci o meno, certamente sì.
Dobbiamo prendere coscienza che l’uomo ha dentro di sé tutte le versioni dell’umanità, è onesto, ladro, pazzo, buono, cattivo, santo o diavolo, è tutto.
La differenza consiste nell’evoluzione del suo stato animico, nella conoscenza di se stesso come fenomeno naturale ed energetico.
Molto spesso le persone che ci fanno del male o tradiscono meriterebbero molto più di una sana lezione, o minimo di essere malamente insultate, potendogli dire quanto siano state spregevoli, disoneste, crudeli o infami.
Ma dobbiamo svegliarci dal torpore animalesco, perché la vendetta non è tecnologica, non è ecosostenibile, anzi è tossica, infatti nel saziarci con essa dovremo prima nutrirci di odio e questo nasce dal dolore che ci hanno apportato, dunque non è gratis, e sarà impossibile non assumere quotidiane dosi di sofferenza, di patimento anche senza accorgercene.
Inoltre se mi ritengo persona intelligente non posso cascarci due volte, prima nell’aver creduto a chi mi ha fatto male o tradito e poi nel pensare continuamente a costui, tenendolo tra miei pensieri, come protagonista nella mia vita ma proprio no, non posso permettermelo, anzi me ne devo liberare il prima possibile.
Sono scelte! L’odio non è la mia versione di umanità, l’odio è stupido.
In più prima di scegliere di vendicarci, pensando che la persona che ha agito malamente capirebbe realmente di aver sbagliato con la nostra risposta, dovremmo pensare anche “ma questa vorrebbe per indole, cultura e anima cambiare?..Potrebbe?!”
Siamo il genere umano tutti uguali è vero, ma non siamo allo stesso stato, c’è chi è più evoluto e chi meno.
E quando vogliamo farci giustizia da soli seguendo la regola “dell’occhio per occhio e dente per dente” per non sentirci stupidi, seguiamo le leggi e lo stato della persona che ci ha fatto del male, e probabilmente costui neanche prova alcun senso di colpa, non capisce nulla della nostra etica, se non che stia subendo o abbia subito ciò che lui vi ha fatto, per lui il mondo è così, è primitivo.
Lui non ha gli strumenti ma noi invece li abbiamo.. e se non si hanno gli strumenti per la comprensione non si può pensare di cambiare le cose, dunque perché andare, perché vendicarsi, perché sprecare tempo?!
Questa è la differenza tra una lezione per far capire e una vendetta per far soffrire. La prima è educazione alias la tecnologia umana diretta al miglioramento della persona creando una società migliore per tutti, la seconda invece è un’azione contro la persona e basta finisce lì.
Quando decidete o sentite di vendicarvi prima di partire nel farlo, vi do un suggerimento, guardate alla fine della storia, della vostra azione/risposta, e se non vedete luce, se alla fine vedete la persona che colpite e non il comportamento da cambiare, quello sbagliato, fermatevi e lasciate perdere.
Attenzione dunque a scegliere di vendicarvi perché il somigliare a chi vi ha tradito sarà solo una questione di giusto prezzo o qualità di misura.
Sia ben chiaro non sto dicendo di non dover provare odio, d’altronde sono un ecologista di ogni sentimento umano, ciò che voglio dire è che tra le energie del mondo l’odio, la vendetta, la ripicca non sono quelle che ho scelto per me, quelle che voglio per la mia vita.
L’odio è senza dubbio anche affascinante, un sentimento straordinariamente duraturo, organizzato, resistente.. è sempre al passo con i tempi e campione del paradosso genera razzismo pur essendo modello di democrazia, infatti crea differenze ma è indossato da tutte le razze e generi di uomini.. senza distinzioni, tutti odiano.
Una cosa però è certa, nello scegliere di non vendicarci non siamo nè deboli nè fessi, anzi siamo avanti ed attenti economi energetici, perché l’odio costa caro, e la vendetta è una tassa dell’odio dagli interessi usuranti, ti inquina, è sfiancante marcando continuamente appartenenze e differenze sterili, e se io devo scegliere qualcuno o qualcosa sicuramente mi guardo bene dal somigliare a chi mi ha tradito, a chi non mi piace.
Nell’odio e nel vendicarci qualunque siano le ragioni scatenanti, buoni e cattivi diventiamo pari e uguali.
Dunque concludo rifacendomi proprio a un passo del Conte di Montecristo di Dumas, dove il prete in punto di morte dice al suo allievo che giura vendetta verso chi lo ha ingiustamente imprigionato:
” Non commettere mai il crimine per cui ti hanno ingiustamente condannato”.
E con questa riflessione vi saluto.
I Minuti d’audio Riproducono la riflessione dell’articolo a voce alta, perché abbiano accesso all’ascolto i ciechi, a chi lavorando non ha tempo o chi preferisce ascoltare, e quelli tra noi che pur avendo la vista sono diventati i veri Non Vedenti.
Buon ascolto o buona lettura come preferite.
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